Porcini
Boletus edulis, aestivalis, aereus; pinophilus
giugno - novembre
Il Porcino (Boletus edulis e relativo gruppo) è senza dubbio il fungo più famoso e commercializzato nel territorio italiano, ma anche il più diffuso nelle cucine di tutto il mondo. Le sue quattro specie più conosciute e raccolte (edulis, pinophilus, aestivalis, aereus) lo rendono il fungo più versatile e utilizzato. Lo possiamo trovare cotto in umido, fritto, alla griglia, al forno o anche in un’ottima vellutata.

Si consiglia, come per tutti i funghi, di consumare il prodotto previa cottura, anche se il porcino viene spesso consumato crudo in insalata. Si presta molto bene a essere commercializzato fresco, ma è facile trovarlo anche congelato, essiccato e sott’olio.
È un fungo simbionte (ossia vive obbligatoriamente in rapporto con altri organismi viventi) che nasce prevalentemente dopo abbondanti precipitazioni nel periodo compreso fra fine primavera e autunno inoltrato.
Fruttifica sia nel sottobosco di conifere (abete rosso, abete bianco e pino) sia in quello di latifoglie (faggio, castagno, querce), è facile trovarlo tanto in ambiente collinare quanto in ambiente montano.
È formato da un cappello di colore variabile (da beige a marrone nocciola, da rossiccio a marrone scuro), da un imenoforo di tuboli che si colorano dal bianco/crema al verde scuro, a seconda del grado di maturazione, e da un gambo pieno e sodo di carne biancastra ricoperto da un reticolo che lo caratterizza.
Ottimo da consumare sia crudo sia in cottura.